Da Quarzina al Pizzo d'Ormea

Il Pizzo d’Ormea, in alta Val Tanaro, è la montagna più riconoscibile per la sua forma slanciata e perché spesso è coperta di neve quando i pendii attorno sono già (o ancora) spogli. La salita da Quarzina è lunga ma abbastanza semplice, e permette di aggiungere al Pizzo anche la "conquista" del Castello di Quarzina e della Cima delle Roccate.


Lunghezza [Km]: 16.6
Dislivello [metri]: 1390
Tempo di Salita [ore]: 03:30
Tempo Totale [ore]: 06:30
Difficoltà   Escursionisti
Punto di Partenza: Quarzina (Ormea)
Latitudine : 44.12790932
Longitudine: 7.86505998
Punto di Arrivo: Quarzina (Ormea)
Latitudine : 44.12801135
Longitudine: 7.8649069




Il Pizzo d'Ormea, con la sua sagoma aguzza e il relativo isolamento rispetto alle montagne circostanti, è una delle mete escursionistiche più ambite delle Alpi Liguri e offre un panorama davvero grandioso. La salita da Quarzina, anche se non è troppo interessante nella parte iniziale, non presenta particolari problemi di progressione né di orientamento, e ha il vantaggio di percorrere ampi pendii prativi ben esposti, particolarmente piacevoli nelle mezze stagioni. Lo sviluppo e i dislivelli dell'itinerario comprendono anche la salita alla modesta cima del Castello di Quarzina e alla più rilevante Cima delle Roccate. Evitando queste digressioni l'impegno e la durata dell'escursione evidentemente si riducono.

Avvicinamento: Quarzina è raggiunta da due strade asfaltate; quella che sale da Ponte di Nava è poco consigliabile perché è molto ripida e stretta, mentre quella che parte dal centro di Ormea e passa per Aimoni è più agevole. Si posteggia a bordo strada poco prima del cartello che indica l'abitato, il posto disponibile non è molto.

Salita: a piedi si imbocca una mulattiera che passa tra le case più a valle della frazione e un pilone votivo, e che riporta in breve alla strada asfaltata. La si attraversa e si prosegue su un largo sentiero sulla sinistra (palina indicatrice), che sale tra la vegetazione arbustiva e raggiunge nuovamente la stradina, ora sterrata, che sale in direzione di un grande ripetitore posto a destra del Pizzo. Di qui in poi c'è la scelta tra il seguire fedelmente la stradina fino al ripetitore, ben visibile anche da lontano, oppure tagliare i tornanti per tracce di passaggio. Il terreno non è troppo ripido e l'ambiente è principalmente prativo. Con una digressione fuori sentiero è possibile raggiungere il "Monte Castello di Quarzina" (1.782 m), che offre un buon punto panoramico sull'alta val Tanaro e può costituire una meta alternativa alla cima principale. Arrivati al ripetitore (2.365 m, 3 ore, palina segnaletica) si può o seguire la via diretta alla cima, che richiede il superamento di una placca rocciosa (tratto per escursionisti esperti) oppure aggirare, ancora sul lato Val Tanaro, il versante sud della montagna (segnavia bianco/rosso). Poco prima di raggiungere punto di valico (Colle delle Rocchette, 2.308 m), ad un bivio si prende verso destra, in decisa salita. Poco dopo il sentierino raggiunge la cresta spartiacque Tanaro/Corsaglia, e seguendola in breve raggiunge la vetta (2.476 m, 0,30 ore; croce di vetta e tavola di orientamento).

Discesa: una volta tornati all'ultimo bivio chi lo desidera, seguendo verso destra i segni bianco/rossi, può raggiungere il Bocchin del Bianco e di lì risalire alla Cima delle Roccate (2.476 m, contare 0,40 ore aggiuntive), anch'essa molto panoramica. Il ritorno al punto di partenza (2,20 ore) avviene per la via di salita, evidentemente evitando la digressione al Castello di Quarzina.

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